Buone notizie cercasi disperatamente.


Datemi una buona notizia, vi prego!
Sto pensando di mettere un annuncio sul giornale, di quelli a pagamento, in quell'angolo dei quotidiani in cui si rifugiano persone in cerca di lavoro o chi offre sedicenti massaggi di svariato tipo. Qui si trova ancora qualche romantico settantenne che vorrebbe accanto a sé, per migliorare il suo ultimo scampolo di vita terrena, una trentenne, possibilmente dell'est, bella presenza, in cambio di lauto lascito al momento del trapasso (del settantenne, ovviamente). Astenersi perditempo, che oggi il settantenne c'è, domani chi lo sa!
Ecco, in questo piccolo, quanto obsoleto, paradiso in cui si può ancora sognare di trovare l'anima gemella, anche se ormai il fiore degli anni è passato da un bel pezzo, o, più semplicemente, un lavoro onesto e giustamente pagato, proprio qui, dove ormai campeggiano per lo più non meglio specificati trattamenti estetici, lo immagino già il mio annuncio spiccare tra tutti gli altri:
"B.B.B. Bellissime Benedette Buone notizie cercasi: trentenne (perché sull'età si può sempre barare) carina nei modi, non di aspetto, cerca per ogni giorno della settimana almeno una buona notizia sparsa in tutto il mondo per l'eternità. Per motivi di sanità mentale, astenersi fake news. Grazie."
La storia del "basta che ti guardi intorno e troverai una miriadi di piccoli e preziosi avvenimenti intorno a te", con me non funziona più. Non è che questi prodigiosi miracoli quotidiani io non li veda, il sole che sorge, io che vivo un nuovo giorno, le foglie che cadono, il cane che scodinzola, il bambino che  ride, etc. etc., è che la potenza di fuoco delle brutture quotidiane è diventata insormontabile anche per la magnificenza del creato intero. 
Leggere il giornale è diventato un massacro al buon umore e alla pace interiore di ognuno di noi: cerco di essere informata, di stare al passo con i tempi, ma se si escludono le pagine di gossip, arte, letteratura e spettacoli, non si trova una buona notizia, neanche a pagarla. Anche quando ne scovi per caso una, un tremendo dubbio si insinua: sarà una notizia vera?
Per esempio, questa mattina ho letto del bambino che si è perso nel bosco e rischiava di morire assiderato, ma, per sua fortuna, dice di aver trovato un orso che lo ha aiutato a sopravvivere e scaldarsi. Sarebbe una notizia bella, perfetta, se non fosse che l'immaginazione di un bambino galoppa quanto l'alzheimer della mia povera zia, che crede di avere ancora un marito, cinquantadue anni e di essere in un albergo a cinque stelle chiamato "Casa Paradiso".
Con buona pace di Mowgli, Baloo e di tutto "Il libro della giungla", gli extra-super-dottori-scienziati dell'università del comportamento degli orsi del pianeta, hanno espresso i loro dubbi, dicendo che generalmente questo comportamento non è, come dire, tipico della specie in questione.
Ed ecco la mia buona notizia frantumarsi in mille pezzi, perché non c'è speranza: in condizioni selvagge, il bimbo e l'orso non cantano, non ballano e non dormono insieme, al massimo l'orso tira dritto mentre il bimbo si dispera.
Nella mia ricerca della buona notizia, sbatto sempre e comunque nella lettura delle peggiori atrocità che l'uomo possa compiere, di ogni genere e in ogni campo, sociale, politico ed economico.
Non mi resta, perciò che accontentarmi e consolarmi con qualche notizia scientifica e piccole notizie locali, tra cui si scovano rare perle dell'assurdo, come quella di oggi:
"Ruba tre flaconi di lozione rinforzante per capelli, ma lui è calvo". 
Per fortuna per una pessimista come me, ancora esiste qualche ottimista al mondo!

@Riproduzione riservata

Commenti

Post popolari in questo blog

I ragazzi sono il futuro: adulti fatevi da parte.