Paralimpiadi Tokyo 2020. Riflessioni non richieste.

Oggi aleggia nella mia piccola casa una sorta di malinconia latente: è lì, tra le pagine di "City making. L'arte di fare città.", "Cinema degli anni 30." e "1001 vini."; si è annidata nel ripiano delle mie scorte mangerecce tra i carboidrati della pasta, quelli della brioche al cioccolato, rigorosamente integrale, e i tre sacchetti di tortillas (ah no due, uno mi ha abbandonato ieri intorno alle tre di notte); la malinconia ha trovato rifugio nel cassetto delle posate tra cucchiani e coltelli e una strana paletta di cui ignoro l'utilità e che non ho proprio idea di come sia finita tra la schiumarola e la marisa; se apro l'armadio, la vedo accoccolata tra le trenta magliette nere e le venti bianche comprate in stock in qualche grande magazzino, perchè mi piace la moda e cambiare, ma mi vesto sempre uguale. 

E' la malinconia del tipo "La musica è finita, gli amici se ne vanno..." (che era anche l'ora, che sono le due di notte e devo sparecchiare, caricare la lavastoviglie, lavare le pentole, etc. etc. e voi state qui ancora a fare "i discursi").

E' quella sensazione che si avverte nelle città di mare, quando iniziano a smontare le cabine degli stabilimenti balneari e senti sul viso la brezza intrisa di sola salsedine, senza l'olezzo delle creme solari e i "gridolini" dei fastidiosi piccoli umani in miniatura (a casa dovete tornare, che comincia la scuola, a casa vostra, tutti quanti!).
 
E' quella malinconia lì, quella dei grandi eventi che finiscono, delle imprese sportive che vengono trasmesse in loop, delle chiose, delle considerazioni, dei bilanci.
 
E' la malinconia di una fiamma olimpica/paralimpica che oggi si spegne e che porta, inevitabilmente, ad alcune riflessioni, che nessuno mi ha chiesto di fare, ma che io scrivo lo stesso.
 
1 _ Perchè la fiamma olimpica viene spenta e poi riaccesa alla cerimonia di apertura delle paralimpiadi e non rimane accesa? Non lo so, non lo capisco: comprendo che per ovvi motivi organizzativi (anche fuori da un contesto pandemico) fare una cerimonia di apertura e di chiusura unica per entrambi gli eventi sarebbe impossibile, ma la fiamma che rimane accesa potrebbe essere un simbolo di continuità e inclusione tra i due eventi che, credo, costi poca fatica (credo).
 
2 _ L'Italia nel suo complesso ha portato a casa un risultato eccezionale: ben 69 medaglie. Scorrendo attentamente il medagliere, però, a parte i colossi come Cina, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna, troviamo, per numero totale di medaglie, davanti all'Italia, l'Ucraina. Con i suoi circa 42 400 000 abitanti (l'Italia ne fa più o meno 59 300 000) si porta a casa 98 medaglie. Tanto per fare un confronto gli Usa ne hanno in tutto 104. Questo significa, a parer mio, che quando si scommette su progetti che vengono definiti "di riabilitazione per disabili in ambito sportivo", ma che io preferisco semplicemente chiamare progetti sportivi, si possono ottenere ottimi risultati, pur essendo una nazione di modeste dimensioni. Al di là dei risultati in termini di medaglie, con i giusti finanziamenti e i progetti a lungo termine, si può veramente parlare di inclusione e sport per tutti, oltretutto migliorando la qualità della vita e della salute in generale. Ma noi no, in Italia preferiamo mettere soldi nei Superbonus di 'sto ... (non mi far parlare che mi bannano dal mondo, per l'amor del cielo, e lo dico da persona che il mondo dell'edilizia lo conosce, abbastanza bene, in tutte le sue forme), piuttosto che investire nello sport a cui per i "normo-dotati" si lasciano le briciole e alla parte che riguarda i "disabili" manco quelle (leggete bene il PNRR in cui, al capitolo Missione 5: Inclusione e coesione, compare praticamente per la prima volta la parola sport e precisamente: " La cultura e lo sport sono validi strumenti per restituire alle comunità una identità e negli interventi di rigenerazione urbana e sociale previsti, concorrono attivamente alla promozione dell’inclusione e del benessere oltre che ad uno sviluppo economico sostenibile.", grazie al cazzo mi vien da dire, ma oltre a due rampe per le carrozzine e a qualche accesso per disabili, che rientrano poi nei sopracitati Superbonus, ma che non vengono quasi mai inserite negli interventi da effettuare, mentre vanno fortissimo le colonnine per eventuali auto elettriche, abbiamo intenzione di fare qualcosa di più specifico e mirato?).
 
3 _ In un mondo in cui "Dove vai se il filtro Instagram non ce l'hai?" ringrazio la natura che ci mette davanti ai nostri omologati occhi e pensieri, l'estrema bellezza della differenza, la meravigliosa perfezione dell'imperfezione, e la sublime forza dell'unicità. Grazie, grazie, grazie a tutti gli atleti, e non, che portano con disinvoltura la propria disabilità in questo mondo finto e appiattito dalle copertine patinate.
 
4 _ Con grande rammarico non capisco perchè non partecipino alle paralimpiadi i ragazzi con la sindrome di Down: non so il motivo, ci sarà una spiegazione logica, se qualcuno me la fornisce, lo ringrazio.
 
5 _ Con enorme stupore non comprendo la decisione del Comitato di estromettere alcune categorie di disabilità grave alle prossime paralimpiadi, sembra per ragioni di poche iscrizioni, di logiche televisive e di spettacolo. Stiamo scherzando???????? Davvero????? Mi prendete per il culo?????? L'esclusione di alcuni disabili per venire incontro a che cosa di preciso?????? Mi auguro torniate sui vostri passi, anche alla svelta.
 
6 _ "Io non so come si faccia a trasmettere in televisione quelle cose lì, dove si vedono quelle persone così mutilate, uno spettacolo terribile" " Signora, quelle persone sono dei disabili che hanno avuto malattie, incidenti, semplicemente sfortuna; pensi un po' che sfiga che ha lei che ha il cervello completamente disabilitato, cioè non l'ha mai acceso, nemmeno per un secondo. Questo sì che è uno spettacolo orribile!". E' una storia vera, purtroppo.
 
7 _ Ringrazio comunque la Rai, nonostante qualche imprecazione che vi ho mandato, devo riconoscere lo sforzo fatto, le difficoltà incontrate e tutto sommato superate, la professionalità dei vostri giornalisti che hanno commentato le lunghe dirette e che hanno raccontato le storie di atleti fantastici di un mondo ancora troppo poco conosciuto.
 
8 _ Grazie allo sport e a tutti gli atleti che mi ha tenuto compagnia in queste lunghe notti e che hanno allietato questo periodo fatto di virus, pro-vax, no-vax, sempre tax, odio, guerra, riunioni di condominio interminabili: mai una gioia, tranne voi!
 
9 _ Ho bisogno di dormire, decisamente bisogno di dormire.
 
10 _ Dopo queste riflessioni e pensieri, la malinconia che era piombata fitta come nebbia nei miei 60 mq di casa, è ancora nascosta in qualche scatola tra le scarpe immettibili tacco 20 ancora intonse e i sandali tipo schiava (che poi perchè li ho comprati che li ho messi una volta visto che perdo due ore a metterle? boh), ma sta facendo posto a nuove consapevolezze: il 4 febbraio 2022 cominceranno (speriamo) a Pechino le Olimpiadi invernali e a Parigi mancano solo 3 anni! Io inizio il conto alla rovescia: - 1054 giorni, 10 ore e 52 minuti.
 
 
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