cineretrò con caffè #10: La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci 1981
Bertolucci l'ho sempre trovato ostico, proprio come la meccanica razionale: materia oscura, propedeutica e indispensabile ad altre applicazioni, ma poco intuitiva, per niente immediata e anche dopo averla studiata e aver superato l'esame non so ancora bene di cosa tratti, rimanendo una specie di nebulosa di informazioni e concetti che il mio limitato cervello si rifiuta di padroneggiare. Per me il regista emiliano è al limite dell'incomprensibile e non si smentisce neanche in questo film. La storia fa perno su un rapimento che si vede, il padre del ragazzo rapito è testimone oculare del fatto grazie a un binocolo avuto in regalo dallo stesso figlio, ma nel procedere della narrazione la tragedia del triste evento non si percepisce. Rimangono il dramma delle dinamiche familiari, una certa critica alla politica ("Questo è proprio un comizio: mentiamo quando dobbiamo dire la verità, diciamo la verità quando dovremmo mentire), l'eterna lotta generazionale e anche un po&